Il Bicameralismo consiste nella divisione di due Camere all’interno del Parlamento e può essere definito Bicameralismo perfetto/paritario quando le due Camere hanno gli stessi poteri, imperfetto invece quando le due Camere hanno poteri differenti.

Il Bicameralismo in Italia

N.B. L’Italia, insieme alla Romania e alla Polonia è l’unico paese dell’UE ad avere ancora un bicameralismo perfetto

In Italia il Bicameralismo è stato creato dall’assemblea dei costituenti nel 1948 e viene definito Bicameralismo perfetto. Questa forma divide il Parlamento in Camera dei Deputati e Camera del Senato.

➨Camera dei Deputati: Composta da 630 deputati che vengono eletti dai cittadini con età superiore ai 18 anni. All’interno della Camera viene eletto un Presidente che rappresenta la terza figura istituzionale più importante

➨Camera del Senato: Composta da 315 senatori che vengono eletti dai cittadini con età superiore ai 25 anni. A differenza della Camera, il Senato può essere composto da membri non elettivi. (Es. Senatori a vita: Ex presidenti della repubblica; Il presidente della repubblica può nominare 5 Senatori a vita). All’interno del Senato, viene eletto un Presidente che è considerato la seconda figura istituzionale più importante e, in caso di morte del Presidente della Repubblica, occupa momentaneamente il suo posto.

Tutte e due le Camere hanno gli stessi poteri, questo rende il processo legislativo molto più lungo e complicato a differenza del Bicameralismo imperfetto, poiché una volta letto il disegno di legge dalla Camera, il Senato procede ad una seconda lettura. Nel caso il Senato decidesse di riformare la proposta, questa ritornerebbe alla rilettura della Camera. Inoltre il Governo, per non cadere, deve ottenere la fiducia (cioè avere la maggioranza) in entrambe le camere.

Lo snellimento del Bicameralismo.

Le proposte di uno snellimento del Bicameralismo sono state formulate a partire dagli anni 80’.

➨Nel 2005 con il governo Berlusconi propone una modifica dei poteri del Bicameralismo in modo da renderlo imperfetto e ridurre il procedimento legislativo ma nel 2006 sotto il governo Prodi, il referendum confermativo non passa a causa di una maggioranza del NO.

Nel 2014, l’attuale Premier Matteo Renzi, propone una modifica del Bicameralismo che prevede la modifica del Senato in modo non elettivo, ma rappresentata da Sindaci regionali. Il nuovo Senato prevede poteri diversi e inferiori, rispetto alla Camera dei Deputati.

Nel 2016 dopo 3 letture da parte della camera, ai sensi dell’Art. 138 della Costituzione, ottenuta la maggioranza, la proposta passa in modalità Referendum confermativo¹, che -come spero tutti sappiate – si terrà il 4 dicembre.

1. La riforma costituzionale non prevede solo il superamento del Bicameralismo.

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