È uno slogan adottato da diversi partiti all’interno dell’Europa: “L’Euro ci sta mettendo in ginocchio”, in Italia: “Con la Lira gli italiani stavano meglio”. Ma è davvero così? Un ritorno alla Lira potrebbe migliorare immediatamente il benessere economico dei cittadini?
La risposta è immediata: no. La moneta è un mezzo di scambio per comprare beni e servizi, non possiede un valore intrinseco rilevante.
«La moneta, in quanto moneta e non in quanto merce, è voluta non per il suo valore intrinseco, ma per le cose che consente di acquistare.» Paul Samuelson
Oggi un euro equivale a 1936.27 lire. Nell’immediato si può pensare che questo tasso di cambio sia favorevole, “In cambio di un Euro ricevo quasi duemila lire, posso comprare di più!”, ma bisogna tener conto del potere di acquisto della moneta. Occorre quindi mettere in relazione la moneta con l’inflazione.
Infatti a causa dell’inflazione, il denaro nel tempo perde il suo potere d’acquisto.
Il valore nominale (la cifra scritta sulla banconota o moneta) è sempre lo stesso, ma il potere d’acquisto cambia ogni giorno a causa dell’inflazione. Se domani i prezzi aumentano, una Lira vale meno di oggi.
Detto ciò, possiamo immaginare cosa comporterebbe un ritorno alla Lira oggi.
Se l’Italia tornasse oggi alla Lira, quest’ultima si svaluterebbe immediatamente, a causa della perdita di competitività accumulata nei confronti della Germania.
Il debito pubblico italiano (già elevato in Euro) arriverebbe quasi a raddoppiare, i nostri titoli di stato non verrebbero più acquistati periodicamente dalla BCE (vedi QE), e tutto questo potrebbe portare il paese a una recessione o addirittura a un default (Bancarotta), come successe in Grecia qualche anno fa.
Questo processo si applicherebbe anche ai debiti privati: immagina il tuo mutuo raddoppiare da un giorno all’altro! La svalutazione colpirebbe pure i salari dei lavoratori, dimezzandone il potere di acquisto, mentre i debiti come abbiamo detto raddoppierebbero.
Se a questo scenario instabile e difficile aggiungiamo la reputazione dell’Italia agli occhi dei mercati e degli investitori, quindi la diminuzione degli investimenti nel nostro paese, che porterebbe ad una recessione e ad un immediato aumento della disoccupazione, si può immaginare uno scenario tutt’altro che prospero.
Il marco valeva 900 lire un euro 1967 vi rendete
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I piu’ accesi sostenitori dell’uscita dall’ euro sono i partiti antieuropeisti e, a mio avviso, vogliono uscire dalla moneta unica non per ragioni economiche e monetarie, ma per annientare un formidabile fattore d’unificazione com’e’ una moneta in comune. Sono tutti partiti e movimenti visti con simpatia da Putin, ben felice di aiutare tutti quelli che ostacolano il processo di unificazione. L’ idea di avere al confine occidentale un unione di oltre 500 milioni di persone , con un altissimo PIL, non gli piace per niente
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spero che queste teorie monetarie non ve le insegnino a scuola,sennò siamo fritti.
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È arrivato il professore, prego ci illustri
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Prima di tutto,bisognerebbe togliersi dalla mente i casta-mafia-massoneria tipo 5 stelle o lega nord. La funzione di questi partiti,e tutt’altra,hanno una funzione completamente sballata,con loro ci metto tutti i micro partiti comunisti ..fascisti …c’è di tutto e di più, un guazzabuglio fra destra estrema, signoraggisti (Dio questi!!), fantasiosi con progetti di monete locali, e carnevalate varie. Voglio precisare, che la ME-MMT è scienza macroeconomica con 100 anni di Storia dell’economia alle spalle. Mettersi a discutere con questo circo significa, passare il 99% del nostro tempo a dover rettificare le fesserie macroeconomiche, bancarie, finanziarie che dicono. Conclusione: il tempo non lo abbiamo e onestamente non so se siamo ancora in tempo. Preciso che il testo sotto non ‘ho scitto io, l’ho copiato e non per pigrizia o altro ma semplicemente perchè credo che sia spiegato molto bene e non voglio stravolgerne i contenuti. L’Italia avendo abbandonato la propria moneta sovrana, la Lira, e avendo adottato una moneta straniera, l’Euro, non è più il MONOPOLISTA DELLA MONETA. Che cosa significa ? Significa che non è più uno Stato che crea la sua moneta dal nulla, e che in tal modo non ha limiti teorici né tecnici nel crearla. Questo ha causato per l’Italia la catastrofe senza precedenti che tutti sapete, inutile continuare a elencare i dati funerei del disfacimento di uno dei 5 più ricchi Paesi del mondo da quando è in Eurozona.Prendiamo come esempio un monopolista della moneta oggi esistente: gli USA. Chiedediamoci: da dove vengono i dollari? Dalla Cina? Li fanno i cinesi? No. Li fanno gli americani in fabbrica o lavorando? No. I dollari li crea il governo americano creandoli dal nulla, attraverso i computer della Banca Centrale, la FED. Il governo americano è MONOPOLISTA del dollaro, lo fa solo lui. E quanti ne può creare? All’infinito, così come un matematico può creare numeri all’infinito. Questo è vero? E’ una buffonata? No. Pensate che la FED a Washington sta creando da diversi anni dollari prima inesistenti al ritmo di 40 miliardi al mese, e spesso di più, per fare una certa cosa che pensa giusta (QE). Sono oceani di dollari che gli USA stanno creando dal nulla tipo una fiumana di soldi ogni mese, e non mi sembra che l’America sia affondata nell’Atlantico per questo. Vero è invece che il governo americano non sta usando questa inondazione di dollari per fare le cose che aiutano la gente comune, come creare lavoro, pensioni, sanità ecc., ma di fatto lo strumento ce l’ha. Ed è questo il dato importante. L’Italia nell’Euro lo strumento non l’ha più, ed è questo il dato gravissimo. Quindi: un MONOPOLISTA DELLA MONETA può come minino decidere di creare i suoi soldi dal nulla e quanti gli pare, poi può decidere di usarli per L’INTERESSE PUBBLICO. L’Italia deve tornare assolutamente a essere monopolista di una sua moneta, per appunto fare le cose urgenti di cui tutti noi italiani abbiamo oggi bisogno come dell’ossigeno, perché da 13 anni siamo massacrati dall’Euro che non è nostro. L’Italia deve tornare assolutamente e essere monopolista di una sua moneta per creare lavoro, infrastrutture, servizi, aiutare le aziende, e creare un futuro per i giovani. E per la democrazia, perché da poveracci non si hanno diritti.
Domanda: perché essere capaci di creare una propria moneta permette al governo di far le cose giuste per far vivere tutti noi nel benessere e nella democrazia? Per questo motivo:
PERCHE’ IL MONOPOLISTA DELLA MONETA E’ COLUI CHE DECIDE I PREZZI E L’ECONOMIA. Spiego.
A) Il MONOPOLISTA DELLA MONETA è colui che decide i prezzi e l’economia. Eh certo, la fa lui la moneta e decide lui quanto pagare cosa. Esempio: lo Stato MONOPOLISTA DELLA MONETA decide che il costo del lavoro è come minimo X, perché lui pagherà come minimo X per 1 ora di lavoro, e, attenzione, offrirà a qualsiasi disoccupato italiano lavoro come minimo a quel prezzo. Questo crea una linea di demarcazione sotto la quale il reddito nazionale di fatto non potrà più andare. E se il governo è sufficientemente umano per pagare un X che ci permetta di vivere bene, il gioco è fatto.
B) Il MONOPOLISTA DELLA MONETA è colui che decide i prezzi e l’economia. Esempio: decide che pagherà solo l’1% d’interessi sui suoi titoli di Stato. Lo può fare con l’aiuto della Banca Centrale (c’è un trucco fenomenale). Il MONOPOLISTA DELLA MONETA non deve, come invece oggi l’Italia, SUBIRE i prezzi (i tassi sui titoli) dettati dai mercati. No! Li decide lui. Immaginate se oggi un BTP italiano pagasse l’1% invece del 4 o quasi il 5% d’interessi. Sono decine di miliardi risparmiati dallo Stato in interessi da pagare che possono essere spesi per noi persone.
C) Il MONOPOLISTA DELLA MONETA è colui che decide i prezzi e l’economia. Può decidere che il costo del denaro, e anche quello del denaro che le banche si prestano, va quasi a zero. Lo fa con altri trucchi in coordinamento con la Banca Centrale. Questo significa che le banche ricevono denaro dalla Banca Centrale a quasi zero tassi d’interesse, oppure che la Banca Centrale e il governo costringono le banche a prestarsi il denaro a tassi bassissimi. Sto parlando di abbassare i tassi di ciò che poi diventerà il tuo mutuo o il tuo prestito in azienda. A questo punto poi lo Stato fa la seguente cosa: crea propri istituti di credito che emettono mutui e prestiti a tassi bassi NELL’INTERESSE PUBBLICO, e costringe tutte le banche private a competere fra di loro per offrire a famiglie e aziende prestiti/mutui a meno di ciò che offrono gli istituti di Stato. Capite che razza di aiuto sarebbe questo a famiglie e aziende?
D) Il MONOPOLISTA DELLA MONETA è colui che decide i prezzi e l’economia. Decide per esempio che impiegherà tutti i disoccupati italiani a uno stipendio di dignità che non va sotto X Lire all’ora (come detto sopra), con tutte le tutele sociali. Questo di nuovo crea una rete di sicurezza che garantisce che nel Paese non esistano più lavori da schiavi, sottopagati, finte partite IVA, caporali, lavoretti part-time trasversali a chiamata mobbing schifezze annesse ecc. nel settore privato.
E) Il MONOPOLISTA DELLA MONETA è colui che decide i prezzi e l’economia. Decide che il prezzo delle tasse per quella data economia – se sta bene o se è malaticcia – sarà X. Il monopolista della moneta non ha bisogno dei nostri soldi (tasse) per pagarsi la spesa pubblica, è ovvio, proprio perché i suoi soldi per la spesa pubblica se li crea dal nulla. Quindi può decidere il prezzo delle tasse in massima libertà, e se la nostra economia arranca, può decidere che il costo delle nostre tasse cala, o in certi casi va addirittura a zero. Immaginate questa cosa… oggi che siamo nell’incubo delle IMU, TARES, TASI, e altri 10mila balzelli. Ci sembra un sogno. E ricordate che la riduzione delle tasse è uno degli strumenti primari dello Stato per creare economia e quindi occupazione.
F) Il MONOPOLISTA DELLA MONETA è colui che decide i prezzi e l’economia. Decide che può espandere la spesa pubblica a deficit – deve essere a deficit, perché se ci tassa più di quando ci dà allora tutto va in vacca – al punto da garantire agli italiani un discreto accumulo di risparmi. I giovani non ricordano che decenni fa questo fu precisamente fatto dai governi italiani con la Lira, e infatti l’Italia diventò il Paese con la maggior ricchezza privata del.. del… mondo! Col più alto risparmio familiare del mondo! Ovvio però che il MONOPOLISTA DELLA MONETA cercherà poi di indirizzare l’uso di quei risparmi verso spese che favoriscano l’economia reale (cioè no speculazione finanziaria) e l’occupazione. Verso cioè L’INTERESSE PUBBLICO.
G) Il MONOPOLISTA DELLA MONETA è colui che decide i prezzi e l’economia. Decide anche quanta della sua moneta circolerà fra noi cittadini e aziende. Siccome tutti noi dobbiamo pagare le tasse con la moneta del MONOPOLISTA, e quindi dobbiamo lavorare esclusivamente per guadagnare la sua moneta, il MONOPOLISTA deve garantire che ce ne dia abbastanza per A) farci pagare le sue tasse B) avere piena occupazione anche nel settore privato C) per poter risparmiare. Se no come facciamo? Voi vi chiederete: ma il settore privato di cittadini e aziende non può creare abbastanza soldi per fare queste cose al posto del monopolista? No! Come detto, tutti noi dobbiamo guadagnare il denaro del MONOPOLISTA per pagare le sue tasse. Il MONOPOLISTA assume una parte di noi (impiego pubblico), ma non assume tutti noi. Quindi il settore privato, che non può creare il denaro del MONOPOLISTA, dovrà avere abbastanza soldi dal MONOPOLISTA per poter impiegare e pagare il resto dei lavoratori con quel denaro, che è essenziale per pagare le tasse. Quindi, di nuovo, il MONOPOLISTA deciderà di emettere abbastanza del suo denaro perché questo accada senza problemi.
Ok, per ora mi fermo qui. Non sembra un sogno? Non lo è. E’ scienza economica di altissimo livello, e si chiama Mosler Economics MMT.
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L’euro è una moneta basata sul valore fisso imposto agli stati rispetto alle valute precedenti. Non siamo sovrani di questa moneta, che nemmeno ci appartiene. Accettare il cambio lira euro in 1936,27 è stato criminalmente sbagliato, perché non c’era questo divario di valore tra il vecchio e il nuovo conio. Per un paese basato sull’industria della trasformazione dei prodotti e aiutato dalla periodica svalutazione della moneta, questo è stato uno shock tremendo che deprime e deprimerà la nostra economia.
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Sono d’accordissimo.
Post chiaro e preciso.
La riprova ennesima che non occorrono molte parole quando le idee sono chiare.
Ringrazio per il follow.
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