Il Bail-in (trad. salvataggio interno) è il nuovo meccanismo utilizzato per risolvere le crisi bancarie, cioè per salvare le banche dal fallimento.
In vigore dal 1 Gennaio 2016, il Bail-in prevede che a risanare le banche siano gli azionisti, obbligazionisti e correntisti (solo i titolari di depositi superiori a 100 mila euro) delle banche in difficoltà. Lo stato può ancora intervenire solo nel caso in cui venga messo a rischio l’interesse pubblico (dei cittadini e dello Stato), tuttavia non più con finanziamenti a fondo perduto (ossia soldi prestati senza obbligo di restituzione) come avveniva prima, ma con prestiti che dovranno essere ripagati allo Stato.
Il Bail-in ha creato molte discussioni: questo perchè prima della sua entrata in funzione le crisi bancarie erano risolte dallo Stato, scaricando quindi il peso del risanamento su tutti i cittadini contribuenti e non solo sui clienti delle banche in difficoltà.